Zombie contro Zombie – One Cut of the Dead

Zombie contro Zombie – One Cut of the Dead è un film di cui ignoravo completamente l’esistenza, finché non l’ho trovato in DVD tra le nuove uscite di CG Entertainment prendendolo d’istinto, convinto che fosse una bella commedia horror trash, di quelle utili a staccare talmente tanto il cervello da non ricordarsi neanche più di averne uno.

Effettivamente parliamo di un film realizzato con un bassissimo budget, a malapena 3 milioni di yen (circa 25.000 euro) raccolti anche grazie ad una campagna di crowdfunding, che dal trailer emana una potentissima aura da b-movie, ma sotto questo strato di sudiciume in realtà si nasconde un incredibile gioiello.

Zombie contro Zombie segue le vicende di una piccola troupe cinematografica guidata da un regista squattrinato e frustrato, che punta a realizzare uno zombie movie di successo tutto in piano sequenza. Le riprese si svolgono all’interno di un vecchio edificio abbandonato su cui aleggiano leggende metropolitane di esperimenti sugli esseri umani, una location perfetta… fin troppo, dal momento che il luogo si rivelerà infestato da veri morti viventi. Questo tocco di realismo manderà su di giri il regista, che convinto di essere a una svolta per la sua carriera non smetterà un attimo di girare.

Per i primi 37 minuti il film di Shinichiro Ueda è questo, una sorta di horror amatoriale in piano sequenza, pieno di momenti strani e ripetitivi, effetti speciali imbarazzanti e comunque una qualità generale che lascia a desiderare, fatta eccezione per un paio di attori davvero bravi. Ai primi titoli di coda rimarrete interdetti da ciò che avete visto e da una così breve durata, ma non spegnete la tv, perché non finisce davvero qui.

Resterete senza parole nello scoprire quanto in realtà sia scritto bene questo film e quanto sia ingegnoso nella sua struttura. Non voglio rivelarvi nulla nel dettaglio, ma sappiate che il finale, quello vero, riesce ad essere persino commovente e non mi ha fatto smettere di sorridere per diversi minuti. Credo che raramente un film mi abbia lasciato così incredulo: mi ero preparato a passare una serata all’insegna del trash più becero, invece mi sono ritrovato ad assistere a qualcosa di geniale.

Ovviamente è tutto studiato a tavolino per ottenere questo effetto sorpresa. Dalla sinossi ufficiale alle grafiche fino ai primi minuti del film, tutto è pensato per far abbassare la guardia allo spettatore, portando le sue aspettative al minimo. Questa scelta però si rivela una lama a doppio taglio, perché molti non gli daranno mai una chance bollandolo come una boiata, e forse l’hanno sottovalutato anche i cinema italiani proiettandolo solo per tre giorni a novembre dello scorso anno, anche se questo comunque è un destino riservato un po’ a tutti i lungometraggi provenienti dal Sol Levante.

Zombie contro Zombie – One Cut of the Dead è uno dei maggiori esempi di come a volte per fare un ottimo film non servano per forza cifre da capogiro, ma solo un’idea vincente portata avanti con cura. Non fatevi scoraggiare dal modo in cui si presenta o dal fatto che non sia doppiato in italiano (eh sì, è disponibile solo in lingua originale con sottotitoli), perché vi perdereste una rara perla di creatività.

La versione home video attualmente è solo in DVD, ma comunque la qualità Blu-ray qui non è fondamentale, lo stesso dicasi per gli extra, assenti ma assolutamente non necessari in questo caso. Un grazie immenso a CG Entertainment per aver riportato in Italia questo film, dando a me e molti altri che se l’erano perso l’opportunità di scoprirlo. Zombie contro Zombie è diventato uno dei miei film preferiti e non smetterò mai di consigliarlo.