Dark Frontier – Ultimate Collection 1

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Voto:

Dark Frontier non è assolutamente il solito fumetto ambientato in mondo futuristico vessato da guerre e diviso in fazioni, infatti non bisogna procedere troppo nella lettura per rendersi conto che nasconde molto di più fra le sue pagine. Leviathan Labs ci dona azione, sentimenti ed intrighi contornati da più o meno nascoste citazioni della cultura pop e scontri sotto ogni forma (dai tradizionalissimi e sempre amati cazzottoni, fino a combattimenti con armature in stile Iron Man).

Il racconto è ambientato negli Stati Uniti alla fine del XXVI secolo, in un mondo che non ha più nulla di quello che conosciamo noi oggi, dominato dalla miseria e con pochissime tracce di flora e fauna (gli animali sono praticamente assenti). Gli ideali di Donald Trump hanno vinto e con essi sia il consumismo che la divisione sociale, poiché ora un enorme muro non permette a nessuno di entrare o uscire, inoltre le poche risorse naturali sono protette dai ribelli ma con ingenti perdite.

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È proprio in questo angolo di mondo desolato, martoriato dalle guerre e dalla corruzione, che appaiono i due protagonisti: Max e Luc. Una coppia che deve alla ribellione il loro essersi conosciuti, la loro unione, ma anche la loro fine, perché entrambi ne sono usciti feriti e cambiati. Lei ha perso un braccio, lui molto di più. Per colpa di uno scontro Max è stato picchiato talmente tanto da esser portato in fin di vita e nessuna cura o medicina l’ha potuto far tornare come prima: non è più lo stesso, è più simile ad un animale che ad un uomo, ma nonostante tutto rimane sempre al fianco della sua donna.

Questo è l’incipit di Dark Frontier, storia ideata da Massimo Rosi. Un inizio che fa rabbrividire ed introduce il fumetto presentando già dalle prime pagine le tematiche che verranno argomentate: l’amore indissolubile fra la coppia, il sacrificio, gli ideali, la situazione americana, il razzismo, il consumismo, la vendetta… tutto ci viene mostrato da subito senza fastidiosi anticipi, bensì con estrema naturalezza perché quello è il mondo in cui vivono Max e Luc e non si può far altro che accettarlo.

Dato che questo è il primo volume di una serie, è giusto che vengano presentati tutti questi temi e personaggi e che venga introdotta l’ambientazione, proprio perché bisogna incuriosire il lettore senza annoiarlo, e posso affermare che lo sceneggiatore riesce appieno in questo intento.

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Dark Frontier gode di un ottimo equilibrio tra momenti dialogici ed esplicativi rispetto all’azione; inoltre contribuiscono a vivacizzare la narrazione anche i piccoli indizi disseminati da Massimo Rosi lungo tutta la storia tramite dei flashback, in cui il passato dei vari protagonisti ci viene svelato un po’ alla volta.

Tutti i personaggi, sia protagonisti che non, sono estremamente solidi e ben caratterizzati, tanto da rimanere scolpiti nella memoria e suscitare emozioni e curiosità già solo con la loro apparizione. Max e Luc sono potenti sia come coppia che singolarmente, proprio perché i loro caratteri sono stati ben delineati: ognuno ha una propria identità, talmente verosimile che sembra quasi di conoscerli nel mondo reale.

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In molti casi questa ambientazione post-apocalittica sembra un chiaro richiamo a Mad Max, eppure ci tocca maggiormente da vicino perché ci sono chiarissimi riferimenti all’attuale situazione mondiale e, anche se si parla di affari che accadono oltreoceano, sappiamo tutti benissimo che questi stessi problemi in realtà avvengono ovunque, anche nella nostra patria: immigrazione, consumismo, distruzione delle riserve naturali, corruzione… temi universali che non dovrebbero disinteressarci.

I disegni di Luca Panciroli ricordano quasi delle sculture. I muscoli definiti, le ombre che si stagliano drammaticamente sulle superfici, i tratti estremamente forti e marcati, sono tutti elementi che contribuiscono a coinvolgere totalmente il lettore. I protagonisti sembrano così vicini da poterli sfiorare, poter entrare nel loro mondo e combattere al loro fianco. Grazie al suo stile molto deciso, tra l’altro, Luca rende benissimo ogni tipo di scontro senza scadere nel caos; si percepisce la pesantezza di ogni impatto e riesce anche ad esprimere la tensione ed il desiderio che c’è fra la coppia.

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Ora però non soffermatevi sui toni gravi che ho adottato: questo volume è pieno di tematiche serissime ma non risulta affatto pesante da leggere, anzi, le battute, i ricordi, il contrasto tra la figura enorme ed armata di Max rispetto a quella ben più piccola ed a volte infantile di Luc (che indossa spesso frontini con orecchie da gatto o zainetti carini, ben lontani dall’immagine di cacciatrice di taglie), creano una sinergia che rende il racconto estremamente scorrevole.

Grazie alla combinazione Rosi-Panciroli, Dark Frontier è un fumetto che entra dentro stringendo lo stomaco in una fortissima morsa, data dalla consapevolezza che il suo mondo potrebbe essere anche il nostro. Coinvolge tantissimo, facendo sorridere e riflettere, pertanto non posso fare a meno di consigliarvelo.

Un ringraziamento speciale alla Leviathan Labs

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Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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