Belzebubs, il fumetto black metal di JP Ahonen

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Voto:

Un libricino quadrato con la copertina nera esattamente come i bordi delle pagine: così si presenta il fumetto di Belzebubs, ovvero compatto e dominato dalla componente dark. Il titolo del volume, il logo della casa editrice ed alcuni dei protagonisti, si stagliano in pieno contrasto grazie al colore bianco ed il tutto è ulteriormente impreziosito dalla loro stampa in lucido (rispetto al resto della copertina, opaca).

Edizioni BD raggruppa e riordina varie strisce edite e inedite di Belzebubs, fumetto black metal di JP Ahonen. Sulle prime il volume potrebbe sembrare qualcosa di nicchia, non apprezzabile da tutti, invece grazie ad un umorismo sottile e dissacrante si rivela in grado di far ridere chiunque sfogli le sue pagine, perché anche se i personaggi sono caratterizzati in un determinato modo, alla fine li vediamo alle prese con situazioni della vita quotidiana come famiglia, lavoro e vacanze, esattamente come tutti anche se in maniera più… estrema.

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I personaggi sono delle macchiette esasperate e facilmente ricordabili, che agiscono nel modo più estroso ma anche naturale nel mondo dark, esoterico e divertente creato ad hoc dall’autore. Le mini-storie (che possiamo vedere come scorci di vita) sono incentrate sulla band di metal estremo Belzebubs e la famiglia (altrettanto metal) del suo frontman Sloth, costituita dalla sua dolce metà e due figli. Seppur decisamente ben caratterizzati, tutti gli altri personaggi che appaiono sono marginali e servono unicamente da supporto per costruire situazioni più complesse e spiritose.

In alcuni casi ogni pagina presenta una storiella a sé stante che non ha collegamenti diretti con altre vicende, ma ci sono anche episodi che durano a lungo e tendono a ripresentarsi. Dunque non abbiamo a che fare solamente con delle battute “usa e getta”, ci sono proprio delle evoluzioni e delle storielle complesse, talmente ben strutturate da spingere il lettore a cercare un loro ritorno pagina dopo pagina, per scoprire come continueranno e quale sarà il nuovo espediente in grado di scatenare una risata.

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La vera carta vincente del volumetto è un inaspettato quanto innocente umorismo, perché anche se tutte le personalità all’interno del fumetto appartengono al mondo particolarissimo e “oscuro” ideato da JP Ahonen, non si tratta di individui truci e cattivi, anzi, sono estremamente spensierati, al punto da parlare e agire senza alcun filtro. Sono un po’ come dei bambini troppo cresciuti.

Così leggiamo dell’amore adolescenziale di Lilith, dei mostri sotto al letto che non possono giocare perché è ora di dormire, delle gelosie fra moglie e marito o della ricerca costante di un nuovo membro per la band. Tutte queste vicende sono illustrate talmente bene che si arriva alla fine del volume quasi senza accorgersene, ritrovandoselo improvvisamente chiuso tra le mani con ancora le lacrime agli occhi per le risate.

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Belzebubs però non è fatto solo di risate: anche se l’atmosfera tende quasi sempre a suscitare ilarità, traspaiono anche altri piccoli dettagli come i sentimenti di amicizia, l’inseguimento del sogno di una band nonostante le difficoltà, i legami familiari, la dolcezza dei primi amori con conseguenti insicurezze… JP Ahonen è stato un maestro nel narrare in modo così totale e leggero la complessità della vita, mettendoci comunque in mezzo evocazioni di demoni e viaggi all’inferno.

Troppo spesso il pensiero di massa ha diffidato dei cosiddetti metallari, tacciandoli come satanisti o in generale come persone cattive e tendenzialmente pericolose. Belzebubs mostra, estremizzando il tutto, che si può essere le persone più buone del mondo nonostante si ascolti musica aggressiva, si sia dediti al corpse paint (la pittura facciale tipica del black metal), ci si riempia di tatuaggi e via dicendo.

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JP Ahonen con l’innocenza e la risata distrugge uno stereotipo vecchio di decenni; grazie al semplice uso del bianco e del nero ed al suo tratto fresco e molto espressivo ci trasmette tutto il candore che c’è dietro a borchie appuntite e make up minaccioso. Belzebubs è un gioco, una scommessa, che non solo gli appassionati del genere dovrebbero leggere perché vi garantisco che vi farà spanciare dalle risate.

Fun fact: dopo il successo del fumetto, i Belzebubs sono diventati una vera band black metal, rappresentata a cartoni animati (come i Gorillaz), e ad aprile è uscito il loro primo album Pantheon Of The Nightside Gods. In fondo all’articolo trovate il videoclip di uno dei brani.

Un ringraziamento speciale a Edizioni BD




Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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