Vincent Van Gogh – La tristezza durerà per sempre, di Barilli e Sakka

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Francesco Barilli e Roberta Sacchi (in arte Sakka) hanno dato vita a Vicent Van Gogh – La tristezza durerà per sempre, una graphic novel che non dimenticherò mai in tutta la mia vita. La casa editrice BeccoGiallo è riuscita in una sfida in cui tantissimi hanno fallito usando altri canali comunicativi, ovvero quella di raccontare la vita del famoso pittore usando un punto di vista diverso, di presentarla come qualcosa di nuovo ed illuminarne lati inaspettati.

Vicent Van Gogh La tristezza durerà per sempre lapide

La storia inizia colpendo il lettore nel vivo fin da subito: Van Gogh ha solo sei anni ed assieme ai genitori porta una rosa sulla tomba del fratellino nato morto. Lui prova risentimento nei loro confronti, non riesce a comprendere perché suo padre e sua madre abbiano deciso di chiamarlo come il figlio defunto, così da costringerlo a vedere una tomba con sopra impresso il suo stesso nome.

Il resto del ciclo narrativo si svolge per un totale di 10 capitoli che affrontano la vita del pittore dal 1881, con l’incontro tra Vincent e Clasina Maria Hoornik, fino al 1890, anno della morte del protagonista. Ad ogni capitolo è associato un quadro, al quale inizialmente si fa riferimento solo attraverso un titolo particolare o una frase, mostrandone alla fine una rielaborazione ad opera di Sakka con il titolo originale; i dipinti scelti servono ad introdurre determinati eventi importanti nella vita di Van Gogh e forniscono uno scorcio sulla sua arte.

Vicent Van Gogh La tristezza durerà per sempre capitolo

In Vincent Van Gogh – La tristezza durerà per sempre, il protagonista è e rimane sempre l’uomo e non i suoi quadri, che diventano più che altro un mezzo per spiegare il suo animo. Francesco Barilli ha capito bene la direzione prendere: usare i quadri di un artista del calibro di Van Gogh sarebbe stato fin troppo facile, nonché inflazionato e banale, quindi la sua narrazione resta fortemente ancorata alla persona del pittore olandese senza farlo fagocitare dalle sue opere.

Un altro espediente narrativo che rende il volume unico nel suo genere è quello di dare al protagonista un compagno, un interlocutore, ovvero la sua follia incarnata in un corvo che non lascia mai i suoi pensieri. Questo fedele compagno ci permette di scavare a fondo nei sentimenti del pittore parlando con lui, formulando le stesse domande che potremmo volergli porre anche noi e guidandoci lungo alcuni suoi vissuti.

Vicent Van Gogh La tristezza durerà per sempre corvo

La geniale ragnatela narrativa intessuta da Barilli trova un degno e fantastico accompagnamento visivo nei disegni di Sakka. La prima cosa che noterete tutti è che la graphic novel presenta dialoghi, didascalie e pensieri scritti interamente a mano; questa scelta coraggiosa immerge ancora di più il fumetto nella sua epoca, nella quale le persone con poco denaro (come il nostro artista olandese) scrivevano a mano e sicuramente non alla macchina da scrivere. I testi diventano arte e parte integrante del disegno stesso, talvolta rappresentando proprio graficamente i significati di determinate parole o frasi, come nel secondo capitolo in cui il pittore parla al fratello del suo amore per Sien affermando “ormai siamo legati l’uno all’altra”: le parole in questo caso sono state letteralmente legate tra di loro.

L’odore della carta, il corsivo leggibile ed agile dei testi che sembrano scritti di getto, i disegni che si estendono in libertà tra le pagine, senza confini e limiti, sembrando allo stesso modo realizzati a sentimento e senza ripensamenti, creano una connessione totale tra il lettore e la graphic novel. Non ci sono più separazioni: solo essenza ed universo, solo cosmo, come vedeva ed a suo modo viveva Vincent stesso. Quest’opera ci avvicina ad uno dei più grandi artisti di fine ‘800 come mai nessuna prima era riuscita a fare.

Vicent Van Gogh La tristezza durerà per sempre pistola

Lo stile di Sakka diventa quasi fluido assecondando in tratti e colori le atmosfere ed il carico emotivo affrontati nella graphic novel, mantenendo però sempre la propria identità. La disegnatrice riesce ad esprimere appieno il vortice dei sentimenti e della follia in cui Van Gogh è intrappolato, rinchiudendoci un po’ alla volta insieme a lui. Si può arrivare quasi a provare la stessa desolazione, la paura, l’ambizione e l’amore per l’arte in una spirale sempre più stringente ed angosciante, costellata da momenti di pura gioia incarnati dalla bellezza della natura vista attraverso gli occhi del protagonista.

“Potevi impazzire o superare tutti. Finisti col fare entrambe le cose”. Questa frase riassume e presenta perfettamente Vincent Van Gogh – La tristezza durerà per sempre. Una pietra preziosa nel firmamento delle biografie e delle graphic novel.

Un ringraziamento speciale a BeccoGiallo Editore

Nina-chan Articoli
Dolce, carina, coccolosa, sadica, affascinata dall'horror e dal creepy... insomma, gli opposti convivono in me. "Mani in pasta" ovunque con collaborazioni tra sceneggiature, recensioni, gestione di disegnatori ed autori, sono loro il mio mondo. Datemi libri, non fiori.

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