Spider-Man: Un Nuovo Universo

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Dopo aver concesso in esclusiva ai Marvel Studios l’utilizzo della versione live action di Spider-Man, Sony Pictures ha iniziato a ingegnarsi in tutti i modi pur di sfruttare ogni altro diritto sul Ragnoverso in suo possesso. Con il mediocre Venom ha dato il via a un mini-universo cinematografico popolato solo dai villain del supereroe, che proseguirà con un film dedicato a Morbius (interpretato da Jared Leto) e un sequel di Venom che vedrà l’entrata in scena di Carnage. Un progetto discutibile fin dai primi annunci e che al debutto ha confermato le sue debolezze.

Con Spider-Man: Un Nuovo Universo, invece, Sony ha intrapreso una strada decisamente più valida e interessante. Ricorrere all’animazione è di base un’idea scaltra per continuare a portare Spider-Man al cinema aggirando i vincoli con Marvel/Disney, che si trasforma automaticamente in una ventata d’aria fresca laddove oggigiorno si punta ossessivamente alle trasposizioni live-action, ma sviluppata in maniera pigra non avrebbe comunque portato a nulla. Ciò che rende Un Nuovo Universo vincente sono proprio il coraggio e la voglia di sperimentare che vi sono stati infusi con passione.

Stavolta al centro della storia non c’è Peter Parker, bensì Miles Morales, lo Spider-Man afro-latino che ormai i lettori dei fumetti conoscono da diversi anni e che finalmente grazie a questo film otterrà fama anche presso il grande pubblico, il quale finora ne ignorava l’esistenza. In realtà qualcuno potrebbe aver già scoperto Miles anche grazie al videogame Marvel’s Spider-Man (che essendo esclusiva PS4 è sempre strettamente legato a Sony), in cui però viene messo in secondo piano e acquisisce i poteri solo verso la fine. Sta di fatto che questo Spidey del nuovo millennio è sotto i riflettori come mai prima d’ora.

Spider-Man: Un Nuovo Universo però non si limita a questo, anzi, alza la posta in gioco proponendo alle masse addirittura il concetto di multiverso (non a caso il titolo originale del film è il più calzante Into The Spider-Verse). Lo spettatore medio dunque scoprirà che esistono anche più di 2 Spider-Man, sparpagliati tra gli universi paralleli, con spiegazioni encomiabilmente semplici e cristalline che renderanno il tutto di facile comprensione anche ai più piccoli. I più esperti invece rimarranno piacevolmente sorpresi nel riscontrare una buona fedeltà al materiale originale su molti fronti.

Portando sullo schermo tante versioni di Spider-Man il rischio era quello di perdersi nel mero fanservice o creare confusione, invece anche su quest’aspetto il film è stato gestito alla perfezione, mantenendo sempre il focus su Miles, ma riuscendo allo stesso tempo a dare il giusto spazio a tutti, peraltro caratterizzandoli benissimo.

Questa molteplicità di universi, personaggi e caratteri si riflette anche sullo stile d’animazione adottato, particolarissimo e indescrivibile con una sola parola. Sembra di assistere ad una bizzarra fusione di stop-motion, computer grafica e fumetti cartacei, con tanto di retini e un turbinio di balloon, testi e onomatopee che si innestano all’interno delle scene. Davvero, non mi capacito di come siano riusciti a far funzionare tutto ciò in maniera così armoniosa, creando praticamente la formula ideale per restituire all’ennesima potenza la sensazione di un fumetto che prende vita sullo schermo.

Come se non bastasse, a personaggi più particolari come Spider-Ham e l’accoppiata Peni Parker-SP//dr è stato dato un proprio stile riconoscibile, nel primo caso da cartone animato old-school e nell’altro da anime giapponese, riuscendo comunque a non farli stonare minimamente col resto.

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La trama di Spider-Man: Un Nuovo Universo regala una moltitudine di emozioni che assieme al resto lo rendono apprezzabile da una fetta di pubblico molto ampia. Si ride, ci si entusiasma durante le sequenze d’azione, ma c’è spazio anche per la tristezza e momenti più riflessivi, e tutto ciò è valorizzato da una regia davvero ben curata. Inoltre vengono comunicati ottimi messaggi che, per quanto non troppo profondi, sono comunque preziosi, soprattutto per i bambini ma anche per gli adulti.

Altri aspetti da non trascurare sono le tantissime citazioni, che pescano a piene mani sia dalla cultura pop che da qualsiasi cosa riguardi Spider-Man, dai vecchi film di Raimi fino ai meme senza risultare mai invadenti o evitabili, e una bella dose di autoironia: a tal proposito, non perdetevi la formidabile scena dopo i titoli di coda. Splendido anche il cameo di Stan Lee.

Tra tutti questi elogi è bene specificare che comunque il film non è perfetto e qualche difettuccio, per quanto trascurabile, ce l’ha. I villain ad esempio funzionano, ma non sono nulla di particolarmente memorabile e il passaggio di Miles da incapace nel gestire i suoi poteri ad abilissimo nel cavarsela anche nelle situazioni più complicate forse è presentato in maniera fin troppo repentina.

Spider-Man: Un Nuovo Universo va ben oltre le aspettative rivelandosi uno dei migliori film sul personaggio mai arrivati al cinema. E dire che nelle sale l’arrampicamuri l’abbiamo visto davvero tante volte e in più salse, ma qualcosa del genere mancava ancora, qualcosa capace di distinguersi davvero per stile e contenuti, lasciandosi alle spalle le classiche storie di Peter Parker e andando ad attingere anche dal resto dello sconfinato materiale che riguarda l’eroe Marvel più amato di sempre.

A differenza delle altre volte, qui siamo davanti a un prodotto che metterà d’accordo tutti, e che inoltre pone delle ottime basi per un sequel e uno spinoff al femminile già in progetto. L’idea di un universo animato di Spider-Man personalmente la trovo già più stimolante del “Venomverse”, quindi se Sony continuerà a portarla avanti con questo spirito tanto di guadagnato.

Bisogna dire che tra questo film d’animazione e il videogame per PS4 il 2018 è stato un anno grandioso per i fan di Spider-Man!




RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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