Ghost Stories

Voto:

Per quanto io ami l’horror, le storie di fantasmi o fenomeni paranormali simili non riescono proprio ad affascinarmi. Sono andato a vedere Ghost Stories giusto per passare una serata tra amici, ma stando ai trailer non è che avessi chissà quali aspettative, perché appunto mi sembrava l’ennesimo film sul genere. Invece mi sono ritrovato davanti a qualcosa di sorprendentemente fresco ed intrigante, che mi ha fatto uscire dalla sala soddisfatto.

Il protagonista della vicenda è il professor Goodman, docente di psicologia e conduttore di un programma televisivo sul paranormale, che smonta in maniera razionale questi fenomeni e smaschera i ciarlatani. Tre casi irrisolti e apparentemente inspiegabili però lo porteranno a dubitare delle proprie certezze.

ghost stories film 2018 il cervello vede quello che vuole vedere

Difficile considerare Ghost Stories un vero e proprio film dell’orrore, perché sebbene ci siano momenti di tensione ben costruiti, il contesto presenta sempre una sottile ironia di fondo, in stile squisitamente britannico. Ci sono tutti i possibili cliché sulle storie di fantasmi e una vagonata di jumpscare, che però non sono frutto di una scrittura dozzinale, ma di una scelta ben precisa. È tutto calcolato al fine di costruire una determinata atmosfera per poi ribaltarla completamente.

Uno dei punti di forza del film è proprio questo: per tutto il tempo ci si accorge che qualcosa non torna, che è tutto troppo stereotipato, ma intenzionalmente, e subentra la curiosità di scoprire dove andrà a parare. La frase ricorrente del film è: “Il cervello vede quello che vuole vedere”, e volendo riassume anche un po’ il gioco messo in atto dagli autori nei confronti degli spettatori, oltre ad essere ben rappresentata in situazioni in cui la paura può fare strani scherzi.

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Ghost Stories è tratto da un’omonima opera teatrale di Andy Nyman e Jeremy Dyson, che sono anche scrittori e registi di questo adattamento cinematografico. L’impostazione teatrale alla base del film si sente, e da un lato contribuisce a dargli un gusto genuino e particolare, mentre dall’altro rende la narrazione un po’ troppo schematica con quella che praticamente è una divisione in atti.

Chiaramente un adattamento di questo tipo ha bisogno anche di attori di un certo livello per riuscire al meglio, e in tal senso sicuramente non delude. Il cast è composto essenzialmente dallo stesso Andy Nyman nel ruolo del protagonista, Martin Freeman, Paul Whitehouse e Alex Lawther. Pochi ma ottimi. Nota di merito al giovane Lawther, che soprattutto dopo il successo della serie The End of the F***ing World stiamo iniziando a vedere sempre più spesso.

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Purtroppo il film soffre di alcune problematiche abbastanza importanti, tra cui innanzitutto una lentezza immotivata: spesso si ha davvero la sensazione che molte scene siano state annacquate per una questione di minutaggio, e non c’è nulla che riempia i momenti di vuoto. Poi ci sono aspetti della trama che risultano un po’ forzati o semplicemente non funzionano, perché magari troppo fini a se stessi.

Ghost Stories è un film imperfetto, non particolarmente memorabile, ma che ha il grande pregio di proporre un approccio insolito e fresco nel genere troppo spesso stantio del paranormale. Merita sicuramente una visione da parte di ogni buon appassionato di horror.




RocketSimoon Articoli
Appassionato di film e videogiochi da quando c'erano ancora videocassette e floppy disk, da meno tempo anche di serie tv. Sono curioso per natura e per questo non specializzato in un unico genere, ma tendo a preferire horror, thriller e azione.

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