Candleman: The Complete Journey è un platform sviluppato da Spotlightor Interactive in cui ci ritroveremo ad interpretare una candela che ha preso vita, in cerca di uno scopo da perseguire. Per quanto il gioco in sé sia molto semplice a livello di gameplay e lineare nella “trama”, riesce comunque a sorprendere grazie ad una profondità e una cura per i dettagli decisamente inaspettati.
Cominciamo la nostra avventura all’interno di quella che sembrerebbe una nave abbandonata, seppur ancora galleggiante. Al suo interno la nostra piccola candela si chiede quale sia il suo scopo e crede di averne trovato uno dopo essere stata illuminata dalla luce di un faro dalla costa vicina. Ispirata da tale vista, decide di intraprendere un viaggio per raggiungere il faro, sperando che possa insegnarle a brillare così forte e poter così dare un senso alla sua esistenza.
Ogni capitolo del gioco è rappresentato da un ambiente diverso dal precedente, e ogni livello rappresenta a sua volta dei sotto-ambienti del principale. Nonostante tutto i vari livelli saranno molto diversi tra loro, dando quasi l’impressione di trovarci ogni volta in una location del tutto diversa. Lo stesso capita nei capitoli successivi in cui avremo sempre una macro area (ad esempio la nave) e diverse micro aree completamente differenti tra loro (ad esempio la sala motori e la stiva).
Le nostre uniche abilità all’interno del gioco saranno quelle di poter saltare e accendere lo stoppino sulla nostra testa per illuminare le aree buie. Saremo infatti costretti ad usare questa abilità della nostra piccola candela se vorremo proseguire nei livelli (in cui la visibilità sarà decisamente scarsa), consci però del fatto che se manterremo la fiamma accesa troppo a lungo ci consumeremo e perderemo una delle 10 vite. All’interno di ogni livello peraltro ci sarà un numero prestabilito di candele da accendere, che ci renderanno la vita più facile mantenendo una parte del percorso sempre illuminata, e se le accenderemo tutte otterremo… un verso. Ogni livello del gioco è in realtà un verso di una poesia o una filastrocca, e completandoli al 100% otterremo il secondo verso, che completa il pensiero lasciato in sospeso nel primo.
La bellezza di Candleman non risiede all’interno di un gameplay in qualche modo innovativo, bensì nel piacere della scoperta. Ogni livello, per quanto piccolo, fa venir voglia di essere esplorato fino in fondo. Come detto all’inizio, quello che colpisce davvero di questo titolo è la cura per i dettagli: i versi al posto del nome dei livelli, le candele inanimate che se rimaste accese per troppo tempo si spengono, nemici o pericoli studiati per incuriosire ma non cogliere eccessivamente di sorpresa. Piccole cose che quando notate strappano un “wow”, perché inattese, ma è da questi particolari che traspare l’amore con cui un gioco è stato creato e sicuramente in Candelman ce n’è tanto.
Candleman: The Complete Journey più che un gioco è un’esperienza, che affascina e cattura, spingendo il giocatore a scoprire sempre di più e a cercare il completismo perché lo desidera davvero, e non solo per il mero gusto di sbloccare tutti gli achievement. Come ultima cosa, vi consiglio di giocare il titolo in lingua originale (inglese), poiché essendo il suono delle parole molto importante la resa è decisamente migliore.
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