Dirk Gently – stagione 2

Voto:

Dopo il fantastico esordio dell’anno scorso, che ci aveva lasciato con un’incognita grande quanto una casa, l’eccentrico investigatore olistico è tornato a rallegrarmi le serate con le sue bizzarre avventure. Ho atteso con trepidazione l’uscita di questa nuova stagione, ma con l’amaro in bocca, avendo saputo che BBC America ha deciso di cancellare la serie. Qui apro una piccola parentesi: all’inizio ci ero rimasta davvero molto male, la serie è divertente, gli attori sono bravi e ha raccolto una buona fanbase, ma dopo aver guardato questa seconda stagione ho rivisto un po’ la mia posizione di “fan delusa” e alla fine dell’articolo vi spiegherò il perché.

Dirk gently stagione 2 - dirk farah todd

Nel primo episodio ci viene mostrato un fantasioso mondo medievale, dove i cavalieri brandiscono grandi forbici al posto delle spade, e nel cielo si staglia una mezzaluna gigante dal volto umano. Facciamo la conoscenza di un simpatico ragazzo dai capelli rosa, abitante di questo mondo, il quale racconta di una profezia che per potersi avverare ha bisogno proprio di Dirk Gently. Il povero Dirk, dal canto suo, è tenuto prigioniero dall’Ala Nera (organizzazione governativa segreta che vuole controllare i soggetti “particolari” come lui), e sottoposto ad innumerevoli e bizzarri esperimenti.

Todd e Farah sono in fuga dall’FBI e alla costante ricerca di Dirk; Amanda invece è sola con Vogel, l’unico membro rimasto del Trio Chiassoso, in viaggio per cercare gli altri componenti della banda. L’universo (che è il vero protagonista di questa serie) li porterà tutti nella contea di Bersberg, nel Montana, dove una serie di strani eventi verificatisi negli anni ’60 tornano in un certo qual modo a ripetersi. Todd e Farah troveranno Dirk e faranno la conoscenza dei poliziotti del luogo: Sherlock Hobbes e Tina Tevetino, che li aiuteranno a risolvere il mistero di Bersberg e di Wendimoor, lo strano mondo medievale minacciato da un Mago cattivo, tutto con il solo indizio: “Trova il bambino!”

dirk gently stagione 2 cavaliere capelli rosa

In questa stagione vengono introdotti molti nuovi personaggi, tutti legati a queste vicende che intrecciano i due mondi. All’inizio confesso di aver avuto qualche difficoltà a seguire il tutto, e per via dei diversi nomi di luoghi e personaggi strani ho fatto fatica a capire alcune cose, ma dopotutto in sole 10 puntate da circa 40 minuti l’una non c’era il tempo materiale per fermarsi e spiegare didascalicamente chi fosse chi e da dove provenisse. In fondo anche questo fa parte del mistero, del caso che Dirk e i suoi amici devono risolvere. Nemmeno loro hanno idea di chi sia il ragazzo da trovare e men che meno dove si trovi.

Stavolta ci viene “spiegato” un po’ meglio come funziona il metodo investigativo di Dirk, cioè il suo girare a caso in attesa che succeda qualcosa, o il trovare prove e indizi anche dove non sembrerebbero nascondersi. Il povero detective in questa stagione attraversa una serie di intensi crolli psicologici: si ritiene responsabile degli eventi negativi che succedono ai suoi amici e ciò mina sensibilmente la sua autostima; per fortuna in queste situazioni interviene il suo fidato assistente, Todd, l’unico capace di infondergli fiducia e fargli ritrovare il senno perduto.

Todd ha attraversato un cambiamento straordinario nell’arco della prima stagione, è maturato molto ed ha affrontato delle situazioni al limite dell’incredibile che gli hanno infuso un ottimismo davvero invidiabile. Il suo scopo principale qui è quello di ritrovare sua sorella Amanda, per scusarsi degli atti ignobili che ha commesso e cercare di recuperare il loro bellissimo rapporto fraterno. Anche Farah attraversa degli attimi piuttosto duri, divisa com’è tra il suo senso di giustizia e il fatto che per la polizia sia una criminale. Questa seconda stagione indaga e analizza più a fondo i conflitti personali dei personaggi, ponendoli davanti a delle sfide che mettono a dura prova i loro lati più profondi.

dirk gently stagione 2 ospdale

Come accennato precedentemente il vero protagonista è l’universo, dove “tutto è collegato“, e anche questa concezione viene messa a in discussione, poiché gli eventi che si dipanano sulla tela del fato non sembrano in alcun modo connessi tra loro, un po’ come nella prima stagione dove in ogni puntata si scopre qualcosa di nuovo, ma solo alla fine tutti i punti si uniscono. Mi ha molto colpito una frase pronunciata da un personaggio bizzarro ma fondamentale: “il fato e il caos non si escludono tra loro”. Questa forse è la vera essenza di Dirk Gently (non solo del singolo personaggio), di tutta la sua psicologia e del mondo che lo circonda.

Sappiamo che Douglas Adams, scrittore dei romanzi originali da cui questa serie è tratta, è famoso per queste bizzarrie, e molti (tra cui io) lo apprezzano per questa sua inventiva, ma ad altri il suo stile non va a genio ed è molto probabile che sia questo il motivo legato alla poca popolarità di questa stupenda serie televisiva e quindi alla sua cancellazione.

Nonostante il finale aperto comunque ho percepito una sorta di degna conclusione dell’arco narrativo, ed è per questo che ora non sono più così arrabbiata ed amareggiata per la decisione presa dal network. C’è la vaga probabilità che Netflix acquisti i diritti per proseguire la serie, e in tal caso sarei la prima a fare i salti di gioia, perché è un piccolo gioiello di comicità e inventiva, che riesce a trattare tematiche profonde e di un certo livello in maniera originale, nonché a tenere continuamente viva l’attenzione dello spettatore con numerosi interrogativi, stimolando un certo senso critico ma soprattutto risvegliando quella genuina curiosità tipica dei bambini.




Lizbeth Articoli
Come descrivermi? Sono una Wannabe, provo ad essere una: Youtuber, Scrittrice, Cuoca, Makeup Guru, Pasticcera, Cosplayer, e chi più ne ha più ne metta...

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