Mazinga Z Infinity

mazinga z infinity

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Mazinga Z Infinity, il primo lungometraggio basato sul manga di Go Nagai, è arrivato nei cinema italiani in anteprima mondiale, prodotto dalla Toei Animation in occasione dei 45 anni della serie animata e diretto da Junji Shimizu.

La storia si colloca 10 anni dopo gli avvenimenti dell’anime. Il protagonista Koji Kabuto, ormai ex pilota di Mazinga Z, ha iniziato a lavorare come scienziato a tempo pieno presso l’Istituto di Ricerca di Energia Fotonica. Durante alcuni scavi nel monte Fuji viene rinvenuto l’enorme mecha “Infinity“, una macchina dalle possibilità illimitate, e la chiave per attivarlo è Lisa, un’androide senziente. Contro ogni aspettativa inoltre la minaccia del Dott. Inferno e dei suoi redivivi sottoposti, sconfitti anni prima da Mazinga, torna a presentarsi. La Terra è nuovamente in pericolo e toccherà proprio a Koji tornare il pilota di un tempo per salvare ancora una volta il nostro pianeta.

Mazinga Z Infinity Koji Kabuto

Il film è un colossale omaggio all’opera del maestro Nagai. Shimizu si è infatti divertito ad inserire nel film i principali caratteri di due delle serie di maggior successo del mangaka, per l’appunto Mazinga Z e il Grande Mazinga. Tutti i personaggi interagiscono tra loro con incredibile naturalezza e spontaneità e la loro caratterizzazione è stata notevolmente approfondita rispetto al passato, complice sia il cambiamento repentino che il genere mecha ha avuto tra gli anni ’90/2000, sia la consapevolezza da parte dei produttori che il film avrebbe richiamato nelle sale i fan di vecchia data ormai cresciuti, che quindi non si sarebbero più accontentati del buonismo e del “pressapochismo” dei robottoni anni ’80.

Nel film vengono infatti inseriti numerosi ed interessanti spunti di riflessione che approfondiscono ancora di più la caratterizzazione dei personaggi, rendendoli in questo modo più reali e vicini a noi. La riflessione che colpisce di più lo spettatore è senza dubbio la dicotomia Dio-Demone che attanaglia il protagonista, qui sviscerata e riproposta sotto nuova luce rispetto alla serie originale.

Mazinga Z Infinity Mazinga

I personaggi hanno tutti subito un restyling improntato al realismo, con il conseguente svecchiamento del loro look ormai troppo vintage. In particolar modo risultano godibilissimi i dettagli dei mecha, che sembrano quasi uscire dallo schermo per la loro possanza. Durante il lungometraggio si alternano animazioni in computer grafica ad altre in tecnica tradizionale, dalla qualità complessivamente altalenante: eccellenti ed accattivanti durante i combattimenti e le scene più concitate, scarse e quasi insufficienti nei momenti di raccordo e di dialogo.

Purtroppo la colonna sonora è una nota dolente, dato che le canzoni sono poche e mal contestualizzate, e qualche brano in più, magari dal ritmo maggiormente incalzante, avrebbe sicuramente contribuito a rendere migliore la qualità generale del prodotto.

Mazinga Z Infinity Mazinga fight

Il più grande pregio di Mazinga Z Infinity, ovvero essere un’opera fanservice per i vecchi appassionati dell’anime e un encomio all’opera di Go Nagai, si rivela essere anche il suo più grande difetto. Il film infatti non invoglia nuovi adepti ad avvicinarsi alla saga, poiché molte cose sono date per scontate e non approfondite, quindi senza una pregressa conoscenza dei personaggi e degli avvenimenti dell’anime è quasi impossibile godersi al 100% il film e comprenderne tutti gli avvenimenti.

Inoltre la presenza esasperata di spiegoni pseudoscientifici non semplifica la vita dei giovanissimi, che già storditi dall’enorme quantità di informazioni mancanti, dovranno anche vedersela con giustificazioni un po’ campate in aria che però sono tanto care ai fan della vecchia scuola.




TheAGE98 Articoli
Ho sempre avuto la mania di recensire tutto quello che leggo o a cui gioco consigliando (o costringendo) tutti i miei amici e conoscenti ad avvicinarsi a quella determinata opera.

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